Quando la mareggiata occidentale arriva da Ponente, non dal solito Maestrale, Chia diventa uno degli spot più belli d’Europa, con un’onda pulita e potente, che raramente si trova in Mediterraneo. A volte è anche piuttosto grosso e, in quel caso, diventa pericoloso uscire a causa della famosa corrente che ti spinge sugli scogli sottovento. Ieri era grosso, ma ancora gestibile dai surfisti più abili che abbiamo in Sardegna. Roberto Marci ci ha, ancora una volta, regalato tante belle immagini
Matteo Spanu è stato, forse, ancora una volta il più forte in acqua anche se è durato poco: un duro atterraggio da un aerial (quello ritratto nella foto) gli ha causato una brutta distorsione alla caviglia
Ecco il risultato. Matteo sta ancora facendo accertamenti, anche se, le prime radiografie escludono qualunque “rottura”
Il vento non era tantissimo e questo ha permesso a tanti surfisti da onda di godersi le onde pulite.
Spettatore d’eccezione Max Sirena che, nella giornata di riposo dai lavori su Luna Rossa, avrebbe voluto cimentarsi nel surf da onda. Questa volta non si è buttato ma, ha garantito che per la prossima mareggiata sarà in acqua
Ecco il vero waterman rigorosamente made in Sardinia: Michele Cittadini. Prima ci delizia con il surf da onda, poi…
…da’ spettacolo in windsurf con delle manovre radicali. Michele è il capobanda della windsurf new generation formata dai ventenni amanti delle onde
Un altro capo della new generation: Francesco Congiu. Rientrato da qualche giorno dal Sud Africa, è riuscito a dare un assaggio del salto di qualità fatto in un mese di onde oceaniche
Casualmente in Sardegna, Carlo Ciabatti non sembra aver perso il piede sul wave, nonostante il lungo periodo di allenamenti sull’RSX
Tra le eccellenze in acqua non poteva mancare Enrico Giordano, uno dei più eclettici kiter del momento
Non sono pochi i surfisti vittime di danni causati dalla potenza delle grandi onde. Carlo Ciabatti rientra a terra con albero diviso in due
Surfata olde generation. Manuel Argiolas è uno dei superstiti dei giovani surfisti degli anni 90. Continua però ad avere quella buona elasticità nelle giunture che gli permette di non temere troppo il confronto con le nuove leve
Tra i pochi in acqua, Andrea Melis è uno di quelli che ha mostrato dei bei numeri
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