Purtroppo gli strepitosi successi del magico trio gallurese (Paulon, Crisi, Barabino) mettono in ombra gli altrettanto strepitosi risultati della “seconda guardia” che, letti superficialmente non dicono tanto ma, se confrontato con il numero dei partecipanti, sono veramente importanti.
Ci siamo presi la briga di fare un giochino: facciamo la proporzione dei risultati dei nostri, come se fossero in una flotta di 50 barche anziché 150 (arrotondiamo per semplificare i calcoli)
In questo modo vediamo che il quindicesimo di Marco Stangoni vale come un quinto in una flotta di cinquanta (che di questi tempi sarebbe un gran bel numero per tante classi),
il 17esimo di Tito Morbiducci diventerebbe un sesto, il 46esimo di Enrico Tanferna sarebbe un 15esimo,
Gabriele De Marco sarebbe 17esimo;
nei 4.7 Sofia Sechi sarebbe 12esima, Tobia del Cero 17esima e Laura Crisi 25esima
Questo “giochino” è doveroso per una corretta chiave di lettura di una classifica che, soprattutto nel mondo della vela, ha sempre più bisogno della giusta interpretazione.
Purtroppo nel nostro sport abbiamo tanti “campioni” che si fregiano di vittorie in regate dalla classifica molto corta (a volte anche un solo partente!) che, una volta pubblicata sui social, scatena l’immancabile valanga di congratulazioni e complimenti.
No, con i laseristi non si scherza e un quindicesimo in questa classe ha un valore grandissimo; non dobbiamo lasciarci ingannare dalla facilità con cui il magico trio continua a raccogliere successi: Matteo, Andrea e Cesare sono proprio stellari. Ma anche gli altri non sono mica dei pellegrini!
A tutto questo bisogna aggiungere che i nostri ragazzi hanno l’handicap di venire dalla Sardegna, handicap che si tramuta in problemi economici e logistici che molti sardi non sono in grado di affrontare. Insomma, tutti loro sono proprio eroici!
Lascia una recensione