Ci si aspettava la classica veleggiata stile “processione Sant’Efisio” con le barche devotamente allineate, su un percorso di bolasco (ne bolina ne lasco), tutte dietro la prima;
invece l’organizzazione dell’Invernale di Capitana ha optato per un percorso a bastone (in realtà c’era una ininfluente terza boa per fare un triangolo) da percorrere quattro volte. Nulla di nuovo sulla carta ma le condizioni meteo hanno vivacizzato la regata, facendo incontrare ai regatanti diverse situazioni di vento
Dopo un’attesa di un’ora, un ponente sui 10 nodi ha dato il via alla regata, sulla cui linea di partenza si sono allineate le barche di tutte le categorie. Una prima bolina “normale” ma già, nella prima poppa, il primo colpo di scena: il vento cala ed entra un timido Libeccio/Ostro, che costringe gli equipaggi a cambi di vele supplementari. La seconda bolina diventa un traverso con vento leggero. Un’altro giro con la brezza di mare che continua a soffiare senza regalare nessuna sorpresa. A questo punto i leaders della flotta, all’arrivo del terzo passaggio in bolina, incontrano le prime raffiche di Maestrale che cerca di sfondare lo stallo meteorologico che si trovava sul campo di regata. Nella quarta bolina sua maestà il Maestrale entra di prepotenza, a venticinque nodi e semina lo scompiglio tra le barche che erano tutte assettate per affrontare venti sui dieci nodi.
Insomma, la tranquilla veleggiata si è trasformata in una movimentata regata che ha lasciato poco spazio alla noia, tenendo sempre all’erta tutti gli equipaggi. Faticosa ma molto divertente (ma non per tutti purtroppo)
Ai fini della classifica generale la Lioness Cup ha potuto influire ben poco, con le classifiche già delineate dalle precedenti 15 prove disputate in tutto l’Inverno.
G34 sembra ormai esplosa la febbre per questo originale monotipo e sono stati diversi gli equipaggi che hanno voluto cimentarsi nella regata ad armi pari. Le nove barche iscritte, ma sette realmente sempre presenti, rappresentano la nuova faccia agonistica di “Capitana”. Questo Invernale dovrebbe essere la prima di una serie di nuove manifestazioni che potrebbero fare da apripista per l’organizzazione di un Giro di Sardegna come quello dei bei tempi.
La speranza è che, visto che i G34 hanno ora diversi proprietari, si riesca a mantenere la rigida monotipia che ha sempre caratterizzato queste barche. La classifica… Barbara Cao non ha tradito le aspettative del suo sponsor Pau Shipping, dirigendo magnificamente il suo fidato equipaggio: la sequenza di primi posti ha lasciato spazio solo alla battaglia per il secondo posto, conquistato da Italiana Assicurazioni H, condotta da Pierpaolo Biritognolo, su CFadda (con un equipaggio tutto Scuola Italia in Vela) e su Juliet di Hoder Grassi
ORC La battaglia è stata tra il Jod E e Caesar: la prima vinceva in reale la seconda in compensato. Aldilà della classifica, entrambe le imbarcazioni hanno regatato molto bene, condotte entrambe da equipaggi molto preparati. Caesar di Luciano Dubois si gode la vittoria arrivata grazie alle belle prestazioni in bolina che la facevano sempre stare tra i primissimi in reale. Anche la famiglia Cuboni (Silvia e Roberto) ha fatto delle ottime boline che hanno permesso loro di vincere diverse prove in reale su tutti. Max Pittau è riuscito a portare l’equipaggio del Jod Eco Team fino al terzo posto, tenendo dietro una flotta numerosa guidata da Giuggia Minudda.
ORC Minialtura I ragazzi di Avventura Vela dominano la categoria dei piccolini davanti a Tinky Winky e Cosiceleste
Nelle categorie più soft delle vele bianche le vittorie vanno a Koala, Terrathree e Admajora
Poi la classica premiazione con tanti premi per tutti e ancora tanto entusiasmo per un’Invernale che ormai è diventato un imperdibile appuntamento velico del Golfo di Cagliari.
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