Gli “incontri” in mare tra sfidanti si stavano facendo sempre più frequenti, sempre più vicini e sempre più spesso si sentiva la voce di un possibile ricorso all’Arbitration Panel.
L’Arbitration Panel purtroppo è già molto impegnato a discutere altre faccende e quindi, vista l’evoluzione delle cose, si è optato per organizzare un “allenamento competitivo” tra tutti gli AC 75 presenti ad Auckland. Della serie: “se non puoi combatterli, assecondali.”
Partiranno quindi dall’8 Dicembre, una serie di regate di allenamento che coinvolgeranno sia il defender che gli sfidanti. Regate non ufficiali, senza nessun punteggio utile per la Coppa America o per le prossime ACWS che inizieranno il 17 Dicembre. Regate non ufficiali, un allenamento competitivo: un Criterium in pratica. Per fortuna le barche sono solo quattro, quindi con un solo allenatore si rispetta la regola che, in tempi di COVID, vuole un allenatore ogni 5 barche in mare.
Si tratta di capire chi sarà l’allenatore che si prenderà in carica le quattro barche. Sembra che quello di Luna Rossa, Philippe Presti, non possa farlo perché non abbia ancora conseguito il 1 Livello.
Non sarebbe Criterium senza Fulvio che mette le boe e fa i video delle partenze. Pare sia stato contattato dal COR ma, causa quarantena neozelandese, non ci sarebbero i tempi tecnici affinché lui possa essere sul gommone per dare le partenze. L’organizzazione ha ovviato al problema mettendo in contatto Fulvio con Paride ( il boat captain dei gommoni di Luna Rossa) in modo che il sardo dia tutte le indicazioni per gestire al meglio l’evento: per posizionare le boe non ci dovrebbero essere problemi;
Paride deve solo migliorare le tecniche per fare i video delle partenze.
In Nuova Zelanda hanno preso tanti spunti dal Criterium cagliaritano: non sarebbe vero Criterium se non ci fosse qualche partecipante che fa il portoghese e non paga la quota di iscrizione…Anche ad Auckland c’è chi, fischiettando, sorridendo e facendo finta di niente, cerca di fare le regate senza versarsi! Sembra che Max sia stato visto andare per le banchine di Auckland a raccogliere le quote di iscrizione al grido: SBUCATE LA PILLA (Tirate fuori i soldi)! Si ha usato proprio lo slang cagliaritano che ormai non riesce più ad abbandonare, come a voler testimoniare la sua perfetta integrazione, dopo tanti anni passati in Sardegna, con il popolo sardo. Lo skipper italiano non è riuscito a trovare nessuno nella base di ETNZ: pare che i neozelandesi stiano uscendo tantissimo in mare, proprio per evitare di incontrare Max che vuole fargli pagare quota di iscrizione.
Gli italiani hanno però l’asso da giocare per queste regate: Checco Bruni, durante la sua permanenza a Cagliari, ha partecipato a tante giornate di Criterium cagliaritano, proprio in vista del Criterium neozelandese. Nessun velista degli altri team vanta l’esperienza del timoniere siciliano in questo tipo di regate. Ci stava per provare Giles Scott (Ineos) ma il COVID lo ha fatto rientrare in Inghilterra prematuramente.
Le regate sono state chiamate, per il momento, Practice Race ma non si capisce perché non le abbiano chiamate direttamente Criterium, vista la mancanza in NZ di una normativa che vieti le competizioni. Non si capisce poi se la classifica la pubblicheranno online o la faranno girare solo nelle loro chat private su whatsapp.
Rimane ora l’incognita del Truzzu (sindaco di Cagliari) neozelandese: se fa due gocce di pioggia si spara subito un’allerta meteo e fa chiudere tutti i cancelli a mare per non far uscire le barche e neanche i tecnologici braccialetti elettronici riusciranno ad aprire le basi!
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