”Con vento sarà dura: io sono leggero in confronto agli australiani che sono tutti intorno ai 90 kg. Voleranno non facilmente ma appena escono, in andatura saranno decisamente più veloci.” Rispondeva così Checco Bruni, prima di partire per Perth, a chi gli chiedeva un pronostico sul Mondiale Moth.
E sembra essersi avverato quanto si sospettava. L’australiano Tom Slingsby sembra di un altro pianeta e continua ad inanellare primi posti, senza mostrare il minimo segno di cedimento, anzi. Kyle Langford, regolarissimo, è l’ombra del suo connazionale e colleziona secondi posti uno dietro l’altro.
Poi Tom Burton al terzo posto. Per il velista siciliano un’ottima quarta posizione dietro i tre colossi della classe, che sembrano essere stati forgiati dal Fremantle Doctor, il famoso vento della baia di Perth.
Ieri, dopo sei prove di qualificazione, i 120 iscritti sono stati divisi in due flotte, Gold e Silver e sono state disputate le prime tre regate della fase finale. Le regate si concluderanno Mercoledì: con 10 ore di differenza di fuso orario, mercoledì mattina presto sapremo già la classifica finale.
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