Cronache di un Che dire a chi non a mai partecipato ad una Giraglia: fatelo! Un’emozione straordinaria. Circa 250 barche, più di 2300 velisti da tutto il mondo ma sopratutto le regine del mare da vedere, i maxi yacht.
Sei giorni intensi, spesi tra il Porto di Saint Tropez e lo Yacht Club di Montecarlo, fatte di regate costiere brevi e poi la vera e propria competizione lunga dove anche un semplice velista domenicale si sente un po’ professionista. Ma è così, questi appuntamenti sono un concentrato di adrenalina pure e solo le partenze così affollate di vele valgono il costo dell’iscrizione.
Ma andiamo con ordine.
Si parte la domenica con le regate in shore ( della costiere da 25/30 miglia )e si prosegue fino a martedì. Quest’anno il vento non è stato gentile con gli ospiti ed infatti nei primi tre giorni di regate una è stata annullata e in un’altra molte barche hanno finito fuori tempo massimo, o si sono ritirate, per assenza d’aria.
Tutt’altro discorso per la Giraglia. Le 140 miglia iniziali, fino alla mitica isola poco sopra la punta estrema a nord della Corsica, con un bel ventone da Sud ovest che ha iniziato intorno ai 25 nodi ( che bello planare con un 42 piedi a 17 nodi ) per poi calare fino intorno ai 10 nodi. Poi il ritorno verso Monaco con inizialmente sempre sud ovest per poi calmarsi quasi totalmente e ruotare di 180 gradi da nordest.
E il Tango sardo/tedesco/cileno? Arrivati in 37 ore e questa volta dobbiamo accontentarci di un 93 esimo posto in generale assoluta e di un 25 in classe Orc A ma qui il livello era davvero alto.
Equipaggio sardo Rolex Giraglia cup 2019: Roberto Cuboni, Silvia Abis, Nello Stinca, Giuseppe Lombardi, Angelo Monni, Gianmarco Dotta, Massimiliano Serra e Sergio Penniello.
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