“Abbiamo vinto tutti” ha detto alla “premiazione” Carlo Cottiglia, uno degli organizzatori della Sail for Woman. Ed è stato un vero successo questa prima edizione, un successo nato dalla collaborazione tra tante, forse tutte, le associazioni che gravitano intorno al mondo della vela cagliaritana. Un successone che, inevitabilmente, riporta ai fasti delle Tiscali Cup degli anni 2003/07 (circa), in cui duecento barche riempivano il Golfo di Cagliari.
Questa volta, in mare, su 90 barche iscritte, circa settanta si sono presentate sulla linea di partenza e più di cinquanta, sfidando il mal di mare che ha colpito tanti ospiti imbarcati, sono arrivate all’arrivo. La passione per le veleggiate non agonistiche da parte dei tanti nuovi velisti cagliaritani, un’ottima comunicazione con largo uso dei social, tanta condivisione e l’abbinamento di tanta attività a terra con cena, lotterie, aste, villaggio e premiazione, sono stati gli ingredienti per il trionfo di questa veleggiata, a cui bisogna sicuramente aggiungere lo scopo benefico, la lotta contro i tumori femminili, argomento che sicuramente non lascia insensibile nessuno.
Massimo Bitti, un altro organizzatore ha sintetizzato così, su facebook, la sua esperienza alla Sail for Woman
“Alla fine di questo faticoso quanto fantastico weekend mi sento di dover tirare le somme e di ringraziare tutti coloro che mi hanno accompagnato in questa due giorni di vela e di solidarietà.
Tanta gente, tanto entusiasmo e tante vele in acqua che non si vedevano da tanto, troppo tempo!
L’entusiasmo di chi andava per mare per la prima volta, la preoccupazione per chi non ha retto quel mare non certo calmo ed ha passato la veleggiata con la testa fuori bordo, chiedendosi chi mai gliel’avesse fatto fare (ma non preoccupatevi, ci siamo passati tutti), tante persone che, agonisti prima, hanno man mano abbandonato i campi di regata ed oggi si sono rivisti per una festa tra amici e per una grande manifestazione di solidarietà, sentimento non certo estraneo al mondo della vela.
Ho conosciuto persone come Francesca che non si sono lasciate fermare dal fatto di non poter vedere l’orizzonte come tutti gli altri e sono salite in barca ad affrontare un mare non certo facile; ho rivisto Paolo che, su una sedia a rotelle, aveva un entusiasmo alla premiazione che mi ha ripagato di tutta la fatica fatta e mi ha fatto riflettere sul fatto che spesso diamo per scontate cose che scontate non sono.
Dico la verità: ho avuto un groppo alla gola anche quando Carlo si è emozionato tanto da non riuscire quasi a parlare, durante la premiazione.
E allora voglio ringraziare che ha fatto si che questa giornata divenisse così speciale.
Dapprima debbo ringraziare tutti i partecipanti alla veleggiata, poi Francesca e tutte le ragazze di Salute Donna Onlus che si sono prodigate per la buona riuscita della manifestazione, con l’augurio di riuscire a diffondere il loro messaggio fin negli angoli più remoti della Sardegna anche grazie alla generosità dei regatanti che – sono sicuro – ha fatto si che si potesse raggiungere l’obiettivo di acquistare l’apparecchiatura mobile per lo screening, che era lo scopo della raccolta fondi.
Voglio ringraziare Carlo, Alberto, Davide e gli armatori dell’AVAS che hanno lavorato duramente per l’organizzazione di un evento così complesso e fatto si che veleggiata si potesse svolgere.
Voglio ringraziare Margherita e Marta e per loro lo Yacht Club Cagliari, Circolo in cui sono cresciuto velisticamente, per l’ospitalità senza la quale una simile manifestazione non si sarebbe potuta svolgere. Insieme a loro voglio ringraziare il Windsurfing Club Cagliari per il supporto logistico e tutti gli altri Circoli ed Associazioni che hanno patrocinato la regata.
Per ultimi ma sicuramente non da ultimi, ringrazio di cuore le persone con cui ho collaborato a più stretto contatto: Chicco e Betti, amici da una vita, da cui si ha sempre tanto da imparare e Carla, alla sua prima avventura su un campo di regata, il cui entusiasmo ed il cui indispensabile aiuto sono stati fondamentali per permettermi di arrivare alla fine di questa giornata.
Grazie!”
Infine, anche se non si dovrebbe parlare di agonismo, ma siccome qui siamo su Sailing Sardinia, proponiamo l’ordine di arrivo (in reale ovviamente) di questa prima edizione SailforWoman
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